Cari amici,
È con gioia che esprimiamo la nostra gratitudine per la solidarietà che avete dimostrato nei confronti delle persone della favela di Embratel a Sao Luis dove viviamo anche noi, Suore della Redenzione. Contraccambiamo con le nostre umili e intense preghiere e con la nostra amicizia.
Qui in Brasile come nel mondo, la situazione non è facile, il governo non si assume la responsabilità che gli è propria riguardo il virus del Covid. Solo in questo quartiere ci sono stati più di 700 morti. D’altra parte è vero che, come nel mondo intero, si è formata una grande rete nazionale di solidarietà mai vista e questo è stato molto positivo.
Per quanto ci riguarda, stiamo bene, abbiamo avuto alcuni sintomi lievi ma niente di grave grazie a Dio. Però abbiamo seguito tantissimi casi di persone che purtroppo non ce l’hanno fatta.
Come abbiamo vissuto la missione in questo periodo pandemico? Questo tempo buio ci ha dato la possibilità di "essere missione", cioè di vivere la vita di ogni giorno in modo completamente diverso, nel chiuso delle nostre case ma offrendo al Signore tutte i sacrifici e le sofferenze a beneficio dei destinatari del progetto. Sono stati momenti molto intensi di preghiera comunitaria e intercessione in tutto il mondo, in comunione con la Chiesa nella persona del nostro Papa Francesco il quale è stato una presenza che ci ha dato sostegno ed è stato una guida per molte persone e famiglie disperate.
Noi ci siamo impegnate nella produzione di mascherine, nella distribuzione di alimenti per le famiglie più bisognose, ecc... Quando c’è stato un miglioramento e siamo passati dalla zona rossa alla zona gialla, abbiamo ricominciato alcune semplici attività in presenza. Nella Vila Embratel e dintorni (periferia del quartiere), abbiamo iniziato con un piccolo numero di donne e ragazze attività di laboratorio come pittura su tela, ricamo, uncinetto, cucito e musica.
Molti degli studenti del corso di musica stanno animando le celebrazioni liturgiche della comunità e questo è molto positivo e di grande contributo alla parrocchia.
Abbiamo fatto investimenti per il riadattamento di alcuni strumenti e l'acquisto di nuovi, abbiamo anche dato un contributo economico ad un insegnante di pianoforte nel corso di quest'anno. Tutte queste attività sono iniziate tra luglio e agosto, quelle che hanno una durata più lunga come la musica e il cucito, si stanno concludendo a dicembre.
Nel centro storico, il Centro de Convivência Giuseppina Macciotta è rimasto chiuso fino ad ora perchè troppo pericoloso per il contaggio. Abbiamo iniziato alcune visite alle donne di strada, con molta precauzione sempre a causa del Covid.
Nel carcere abbiamo avuto il permesso questa settimana per iniziare le visite, ma con tante restrizioni.
Veramente il progetto Coloriamo la Vita sostenuto da tutta la diocesi di Senigallia è un segno importante per la nostra comunità come il buon Samaritano della parabola che ha sentito compassione e ha servito.
Per chesto gesto di carità e solidarietà con chi ha più bisogno, vogliamo ringrarziarvi di cuore ed assicurarvi le nostre preghiere e il nostro affetto.
Grazie di cuore ancora una volta a tutti.
Suor Paola e le suore delle Redenzione